Tariffe da Riformare: Il CNI Accoglie con Favore la Sentenza della Corte Costituzionale sulle CTU

Data:
13 Febbraio 2025

l Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) esprime piena soddisfazione per la recente sentenza n. 16/2025 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della discriminante tariffaria prevista per le vacazioni successive alla prima nell’ambito dei compensi agli ausiliari del giudice. Questa decisione segna un punto di svolta per il riconoscimento della giusta remunerazione delle competenze tecniche nell’amministrazione della giustizia.

Un Segnale di Urgenza per la Revisione del Sistema Tariffario

Secondo il CNI, la sentenza evidenzia in modo inequivocabile la necessità di una riforma strutturale del sistema tariffario, ormai obsoleto e inadeguato rispetto agli standard economici e qualitativi contemporanei. L’attuale modello penalizza non solo il diritto dei professionisti a un compenso dignitoso, ma rischia anche di compromettere l’efficacia del sistema giudiziario.

In un contesto in cui la qualità e la competenza tecnica sono elementi imprescindibili per garantire un’amministrazione della giustizia moderna ed efficiente, il CNI sollecita un intervento normativo che valorizzi il contributo degli ingegneri e degli altri ausiliari del giudice.

Le Dichiarazioni del CNI

Il Presidente del CNI, Angelo Domenico Perrini, ha accolto con favore la pronuncia della Corte, sottolineando l’importanza di rinnovare un sistema che da troppo tempo penalizza la professionalità tecnica con compensi inadeguati. “Questa sentenza rappresenta un importante riconoscimento della necessità di un cambiamento strutturale. È il momento di agire per rafforzare il ruolo degli ingegneri nel processo e contribuire attivamente all’efficienza del sistema giudiziario. Il CNI è pronto a sostenere e promuovere tutte le iniziative volte a garantire una giusta valorizzazione delle competenze tecniche in ambito giudiziario.”

Anche la Consigliera del CNI con delega all’Ingegneria forense, Carla Cappiello, ha evidenziato il valore della sentenza, affermando che “la decisione della Corte Costituzionale rappresenta un punto di svolta fondamentale. L’inerzia nell’aggiornamento delle tariffe ha minato la qualità delle prestazioni tecniche, mettendo a rischio la competitività e l’impegno degli ingegneri forensi. È fondamentale intraprendere con urgenza un percorso di revisione strutturale per garantire una remunerazione adeguata e allineare il sistema tariffario alle esigenze di un processo equo e moderno.”

Un Appello al Legislatore

Il CNI ribadisce la necessità di un intervento immediato da parte del legislatore, dell’amministrazione e di tutti gli stakeholder per raccogliere le indicazioni della Corte e avviare una riforma delle tariffe. Assicurare il giusto riconoscimento economico ai professionisti tecnici non è solo una questione di equità, ma anche una condizione indispensabile per garantire un sistema giudiziario efficiente, moderno e rispettoso dei principi costituzionali.

Con questa sentenza, si apre una nuova fase di confronto e proposta, nella quale il CNI si impegna a giocare un ruolo attivo per promuovere una riforma che tuteli la professionalità e la qualità delle prestazioni tecniche al servizio della giustizia

https://www.cni.it/media-ing/news/290-2025/4918-tariffe-da-riformare-il-cni-accoglie-con-favore-la-sentenza-storica-della-corte-costituzionale-sulle-ctu