Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha pubblicato, con la nota DCPREV 14030 del 1° settembre 2025, le nuove Linee guida di prevenzione incendi per la progettazione, installazione, esercizio e manutenzione di impianti fotovoltaici, destinati alle attività soggette a visite e controlli di prevenzione incendi ai sensi del D.P.R. 151/2011.
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, con la circolare n. 326 del 3 settembre 2025, ha invitato gli Ordini territoriali a diffondere capillarmente il documento a tutti gli iscritti, con particolare attenzione ai professionisti antincendio e ai progettisti di impianti FV e BESS (Battery Energy Storage Systems).
Perché questo aggiornamento è importante
La crescente diffusione degli impianti fotovoltaici in contesti civili, industriali e commerciali ha reso necessario un aggiornamento delle misure di sicurezza. Le nuove linee guida rappresentano un riferimento tecnico e normativo per garantire:
- Riduzione dei rischi di innesco e propagazione dell’incendio;
- Compatibilità tra impianto FV e sistemi antincendio esistenti (esodo, compartimentazione, EFC);
- Maggiore sicurezza per occupanti e soccorritori in caso di emergenza;
- Gestione corretta dei sistemi di accumulo (BESS), che presentano criticità specifiche legate al thermal runaway.
Ambito di applicazione
Le linee guida si applicano agli impianti fotovoltaici fino a 1500 V in corrente continua installati su:
- coperture e facciate di edifici (BAPV e BIPV),
- pergole, tettoie e pensiline,
- pensiline di parcheggi interferenti con attività soggette.
Sono esclusi invece gli impianti a terra, plug & play, di potenza <800 W e gli agri-voltaici a distanza superiore a 100 m dalle attività soggette.
Implicazioni per i professionisti
Gli ingegneri sono chiamati a:
- integrare queste prescrizioni nei progetti antincendio,
- adottare criteri di valutazione del rischio aggiornati,
- garantire la manutenzione periodica documentata,
- predisporre i sistemi di sezionamento di emergenza e segnaletica obbligatori.
Le linee guida, inoltre, offrono un utile riferimento anche per impianti non direttamente soggetti ai controlli di prevenzione incendi, rafforzando l’approccio alla sicurezza in un settore strategico per la transizione energetica.